Molto spesso, quando passo a Campo de’ Fiori, la piazza che ospita il mercato di frutta e verdura più antico di Roma, i miei ospiti mi chiedono se questo sia ancora un mercato autentico, dove comprare prodotti freschi e genuini e quando rispondo di sì, loro, molto meravigliati dal fatto che al sì non faccia seguito un “ma”, si affrettano a domandarmi se anch’io faccia la spesa qui.
A dire il vero, io la frutta e la verdura la compro solo a Campo de’ Fiori ma anche in questo mercato storico di Roma, come in qualsiasi altro posto, bisogna “eligere ex omnibus optima” cioè scegliere tra tutte le cose quelle migliori.
E secondo me, le cose migliori di Campo de’ Fiori si trovano il martedì, il giovedì, il venerdì e il sabato al banco di Pino e Sandra: cinquanta casse di frutta e verdura che, da Velletri, dove loro possiedono circa 4 ettari di terreno, arrivano a Roma facendo il viaggio in frigo per mantenere intatta la freschezza. Iniziò il padre di Sandra, Giacomo, nel 1980 e dal 2000 ci sono loro, Pino e Sandra, sempre sorridenti e cordiali anche se si svegliano alle 3.30 perché il banco alle 7.00, con la pioggia o con il sole, deve essere operativo.
Durante i tre mesi di lockdown, quando anche il mercato di Campo de’ Fiori aveva chiuso, ci portavano la spesa a casa. Con Vincenzo, passavamo interi pomeriggi a capare la cicoria e i broccoletti. Gli eravamo grati di poter continuare a mangiare i loro prodotti genuini anche durante quel periodo difficile sia per noi, costretti a casa, sia per chi, come loro continuava a lavorare! Chiacchierando con Vincenzo, provavamo ad immaginare quanto fosse stato faticoso per Pino e Sandra cambiare improvvisamente tutta l’organizzazione del lavoro: andare dai singoli clienti invece di aspettarli al banco, continuare a muoversi in una città vuota e silenziosa, con i negozi chiusi (e se avevano bisogno del bagno? E se volevano un caffè?), trovare le biciclette per spostarsi velocemente tra i vicoli di Roma, essere fermati più volte dai posti di blocco della Polizia e dover spiegare una volta di più che si era in giro per lavoro, perché c’erano dei clienti, come me e Vincenzo, che li aspettavano.
E tuttavia, anche immersi come eravamo in quella situazione irreale e psicologicamente difficile da sopportare, ogni messaggio che mandavo a Pino e Sandra ha sempre ricevuto una risposta e immagino che non fossi la sola a mandargliene per capire il prezzo di un prodotto o la sua disponibilità! Una o due volte, sapendo che a Vincenzo piacciono i broccoletti, ci hanno addirittura scritto loro per avvertirci che erano finiti chiedendoci se volevamo qualcos’altro al loro posto!
E per la prima volta felice davanti a queste montagne di chili di verdura da capare senza l’impazienza di dovermi sbrigare, pensavo che è proprio questo che significa essere professionali, come dice Vincenzo che ha clienti da quasi trent’anni, cioè saper fare una professione nel suo insieme, senza trascurarne alcun aspetto, tantomeno uno dei più importanti: il cliente.
Soprattutto adesso, in un periodo di crisi, sempre per “eligere ex omnibus optima” scelgo non solo il prodotto di qualità ma anche l’atteggiamento giusto di chi sa lavorare bene.
Quindi, se vi trovate nei pressi di Campo de’ Fiori, cercate Pino e Sandra non solo perché hanno i prodotti genuini della loro terra, i limoni di Sorrento con la buccia edibile o le arance con le foglie perché sono quelle dei loro alberi ma anche perché vi sorridono e vi sanno trattare. Con gentilezza.
Federica